I dieci anni di “Quando un posto diventa un luogo” a Imola

Mercoledì 24 e giovedì 25 aprile a Imola, in vari luoghi della città, avrà luogo il progetto artistico “Quando un posto diventa un luogo” che da 10 anni coinvolge gli istituti scolastici cittadini con l’intento di creare momenti artistici partecipativi sulla memoria e la Resistenza. L’iniziativa, ideata da Annalisa Cattani con il Comune di Imola e Imola Musei, con la collaborazione di Marco Orazi del Cidra e dell’ANPI, ha preso casa a Imola nel 2014 per celebrare il 75° anniversario della Liberazione. Questo programma è continuato negli anni con lo scopo di sviluppare consapevolezza dei valori condivisi e affezione al proprio territorio e alla propria identità.

 

Il progetto negli ultimi due anni è divenuto un laboratorio in progress di scambio Europeo tra 8 Paesi sull’idea di Arte Pubblica Partecipata e Community based. Il concept è infatti risultato tra i progetti vincitori del programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values Programme) dell’Unione Europea, per gli aspetti innovativi inerenti il tema dell’Arte Pubblica, confermando la qualità di una proposta artistica ormai ben radicata nel territorio.

 

Quest’edizione, oltre a scandire 10 anni di attività, ha un carattere straordinario perché segna la chiusura del progetto europeo biennale “Art4 Rights. When a Space becomes a Place”, all’interno del programma CERV, in collaborazione con Sern e con altri sette partners europei: Daugavpils City (Lettonia), Amadora (Portogallo), Buzet (Croazia), Kassel (Germania), EcoFellows (Finlandia), Linkoping (Swezia), Rural Hub (Irlanda). In questi paesi i partners si sono interrogati e hanno progettato a livello internazionale lavori artistici dedicati alla memoria e ai diritti europei, trasformando posti anonimi o dimenticati in luoghi familiari rivitalizzati e ricondivisi, promuovendo diritti e valori. Ogni tappa ha visto la presenza di tutti i partner coinvolgendo artisti, curatori, critici d’arte e mediatori (per l’Italia l’artista Claudia Losi, Annalisa Cattani, artista e ideatrice del progetto, Susanna Ravelli, curatrice e artista e il critico e curatore indipendente Pietro Gaglianò). Sono stati inoltre coinvolti altri soggetti come: Accademia di Belle Arti di Bologna, Accademia di Belle Arti di Ravenna, Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”, Isia di Faenza, Conservatorio Statale “Giuseppe Verdi” di Ravenna e Università degli Studi di Ferrara.

 

A Imola il 24 e 25 aprile si conclude il progetto con numerose iniziative alle quali partecipano i delegati di tutti i partner europei: dibattiti, esposizioni, letture, momenti musicali e performativi e l’inaugurazione di un’opera site-specific ideata da Annalisa Cattani dal titolo “Il Piedistallo Vuoto”.

 

Il 24 aprile alle 16 nel salone d’onore di Palazzo Tozzoni ci sarà un seminario aperto al pubblico dedicato all’intero progetto dal titolo “When a place becomes heritage” (in lingua inglese), che vedrà relatrici d’eccezione Gabi Scardi, critica e curatrice di fama internazionale e Susanna Ravelli, artista e curatrice tra gli animatori della casa degli Artisti di Milano.

 

Il 25 aprile alle 9.30 sarà inaugurata, nell’ex Bar Bacchilega, la mostra “When a Space Becomes a Place / ART4R ights”, dove saranno esposti tutti i progetti realizzati durante le tappe europee. Ogni lavoro, scaturito nel corso di questo lungo viaggio per l’Europa, è il frutto di una ricerca intorno a luoghi da reinventare, costruire, curare, restaurare e riportare alla memoria delle comunità: scuole, alberi, boschi, vecchi mulini, biblioteche performative e nuovi archivi popolari sono andati a costruire, nell’arco di due anni, una rete di gesti, di voci, di volti e di segni in cui il comune denominatore sono i diritti dei singoli e delle comunità.

 

Sempre il 25 aprile alle 16 in Piazza Matteotti, Imola continuerà l’opera di rivitalizzazione della memoria e dei diritti con la presentazione alla città dell’opera site-specific di Annalisa Cattani “Il Piedistallo Vuoto”, un piedistallo in marmo rosa, materializzazione dell’assenza di monumenti dedicati alle donne e della necessità di realizzare un palco di marmo per celebrare soggetti vivi a cui dare voce.

Informazioni utili

Imola Musei

t. 0542.602609
e-mail: musei@comune.imola.bo.it

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